mercoledì 16 aprile 2014

Amarcord.





Rovistando a casa di mia mamma ho trovato questi centri, che a prima vista non avevano un gran bell’aspetto a causa della loro lunga permanenza in fondo ad un cassetto, ma opportunamente stirati, con la giusta dose di appretto, hanno riacquistato il loro antico splendore.



Questo è stato ricamato a intaglio da mia nonna, ormai quasi un secolo fa, nel pieno degli anni ’20 e  ciò che mi impressiona maggiormente è il pensiero che questo lavoro certosino veniva svolto per lo più di sera, senza luce elettrica, ma con il solo ausilio di un lume a petrolio.



Questo invece è stato realizzato poco dopo dalla sorella di mia nonna, che amava ricamare con la macchina da cucire. Possedeva una Singer che all’epoca era decisamente all’avanguardia, credo fossero le prime macchine in grado di eseguire questo tipo di lavori.



Io, che sono decisamente nostalgica per natura, rimango sempre incantata davanti a queste cose, indubbiamente per la loro bellezza, ma anche e soprattutto per il valore affettivo che rivestono.
Per inciso la zia che ricamava a macchina è ancora con noi ed ha la bellezza di 97 anni!!!

5 commenti:

Simo ha detto...

bei lavori davvero....se poi legati ad un ricordo così caro...sono ancora più preziosi!
bacioni

Mery ha detto...

Sono veramente belli questi centri! Anche io domando come facessero aricamare così bene quai al buio: non credo proprio chr avessero il tempo durante il giorno!
Notte, mery

M.Grazia ha detto...

Questi si che sono dei piccoli tesori, hai fatto bene a portarli alla luce, ciao M.Grazia

Anonimo ha detto...

pretty nice blog, following :)

Letizia ha detto...

Con un pochino di ritardo...AUGURI!!!
Un abbraccio

Letizia